sabato 1 giugno 2013

Coerenza e Vegan nella vita quotidiana

Ciao a tutti,
apro questo post con una notizia BOMBA!!!
Sono incinta! <3


Che bello!!!! Chi se lo aspettava???Ci siamo trasferiti da poco più di 2 mesi!!



E ora veniamo all'argomento del post, che riguarda anche la mia gravidanza.
Come ben sapete sono Vegan da gennaio 2012, e vegetriana da circa 5 anni, ovviamente questo bambino/a/i/e saranno oggetti di miliardi di consigli, per "colpa" della mia alimentazione...
Fortunatamente la mia famiglia e quella del mio Amore, sono composte da persone intelligenti e quindi si rendono conto che quello che mangio, non può solo che giovare all'erede!
La mia Gionecologa, persona meravigliosa, è onnivora ma mi ha già detto che ha avuto altre gravidanze vegan e non ci sono mai stati problemi. Le mie analisi sono perfette e il 24 giugno andrò a fare la prima ecografia.
Fortunatamente siamo in linea, anche con l'idea di fare meno eco possibile, solo quelle necessarie, come anche per tutte le altre cose... la gravidanza, come tutto è diventato un business purtroppo... e io cerco di evitare, ovviamente, in linea con il mio modo di vedere il mondo.
Userò più possibile i pannolini lavabili, non comprerò le pappe, vestiti e carrozzine varie, usato e riciclo dei parenti... cerco di impattare meno possibile, faccio tutto quello che è nelle mie possibilità e credo che questo sia il modo giusto per vivere. Fare tutto quello che si può, per dare ai nostri figli un mondo migliore.

Essere Vegan coerenti al 100% è ovviamente difficile, già normalmente, in gravidanza ancora di più. Conosco ragazze che sono tornate vegetariane, per le voglie del formaggio, addirittura chi sotto pressing ha ricominciato a mangiare uova e carne.
Bene. Io non credo mi capiterà, ma non sono nemmeno una di quelle così chiuse da dire "è impossibile".
L'altra mattina, colta da nausea mi sono fermata al bar. L'unica cosa commestibile, che poteva andarmi era una pasta. Che di vegan ovviamente aveva solo la farina... beh...l'ho mangiata. Amen! la seclta era stare male tutta la mattina al lavoro o mangiare la pasta... ho scelto il male minore.
L'ho pagata tutta eh, perchè poi a pomeriggio ho avuto i miei problemi digestivi, ma almeno al lavoro è andato tutto bene. Non potevo permettermi di essere con 150 bambini che devono fare le prove di fine anno, in un parco e non sapere dove vomitare...

Quindi? Non sono più vegan? Se qualcuno pensa così, allora non sono più vegan.
Non mi importa avere l'etichetta V sulla fronte, gli estremismi non mi sono mai piaciuti io mi sento vegan anche se mi capita una volta di magiare vegetariano per necessità. Anche ad un matrimonio mi è accaduto... Credo sia molto meglio spiegare agli altri che non è che NON POSSO mangiare certe cose, ma che NON VOGLIO, o PREFERISCO EVITARE SE POSSIBILE, spiegando il perchè non voglio...

Mio figlio/a/i/e dopo tutto sarà/saranno vegetariani fuori casa e vagani in casa... non me la sento di proibire la festa di compleanno dell'amichetto perchè non voglio che mangi la torta, quando ha 3 anni. Diciamo che evito il più possibile, ma non posso dire NO ad una cosa quando ancora no capisce il perchè, soprattutto per il fatto che i suoi cuginetti (mio fratello ha la morosa incinta di 2 gemelli maschi!!!) saranno onnivori e già mi toccherà spiegare da subito il perchè no alla carne, ma alla torta mi sembra un po' complesso, quando sono piccoli...vedremo come fare. Ovvio che spero rimangano vegani per tutta la vita, ma non sta a me decidere. Essere Vegan vuol dire avere rispetto per le altre persone anche e le idee dei miei figli lo avranno, in ogni caso, certo spiegherò loro le mie ragioni, ma starà loro, decidere.
Quindi forse devo smettere di definirmi vegan, visto che ultimamente ho avuto diversi attacchi per il mio modo piuttosto "aperto" anche verso il mondo vegetariano. Lo so che il latte è sangue ecc...ecc...ecc... ma credo fermamente che faccia molto di più un vegetariano attento di un vegan che compra solo seitan e tofu al supermercato e la frutta e la verdura all'iper... se devo scegliere... meglio il formaggio del contadino accanto a casa, ha davvero meno impatto ambientale di un seitan comprato al supermercato.

Ora, trafiggetemi pure, sono pronta...


10 commenti:

  1. È la prima volta che incontro una vegana così intelligente! Concordo pienamente con te su tutto' l'estremismo ad ogni costo non porta a nulla di buono....

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  2. Innanzitutto.. auguri! Guarda, io sono diventata vegan (prima ero vegetariana) proprio con la mia prima gravidanza.. non vuole dire niente quello che senti dagli altri: ogni gravidanza è a sè. Anzi, ora è il momento cruciale in cui ti viene chiesto di metterti in ascolto di te stessa e di dove ti porterà!
    Non farti tante pippe mentali su cosa, come, quando, mangeranno i tuoi figli: c'è tempo, le cose cambieranno tanto in questo percorso, goditi il viaggio!!
    Per le etichette concordo con te ;)

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  3. HEi che notiziona! tu ce la butti li senza convenevoli!!!

    Non concordo del tutto sul discorso vegan, ma capisco il tuo punto di vista. Siamo tutti differenti dopo tutto.
    Muore il vitello del grande allevamento come muore quello del bonaccione contadino. Nessuna differenza a mio avviso. I miei zii avevano una stalla e ho visto da bambina con quanta "tenerezza" facevano nascere un vitello e lo accarezzavano e con quanta superficialità si mandava al macello.
    Ognuno nel proprio percorso fà del suo meglio per fare meno danni possibili.

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  4. Innanzitutto auguroni!

    Sul resto che scrivi, guarda posso concordare sul fatto che non sia la fine del mondo se eccezionalmente mangi qualcosa con un minimo di derivati, ma non condivido proprio questa tua frase: "Essere Vegan vuol dire avere rispetto per le altre persone anche e le idee dei miei figli lo avranno, in ogni caso, certo spiegherò loro le mie ragioni, ma starà loro, decidere."

    Che significa: spiegherò ai miei figli le mie ragioni e starà a loro decidere? Diresti lo stesso in merito allo spiegargli perché non si deve commettere omicidio o sul perché sia sbagliato stuprare o picchiare una donna? Quelle che tu definisci "le tue ragioni", non sono le tue ragioni, ma le ragioni del diritto alla vita di altri esseri senzienti. Non si tratta di scelte personali, ma di scelte che coinvolgono la vita di altre creature.
    Far crescere i tuoi figli vegani sarebbe un valore che insegni loro, mica una rinuncia o altro.
    Perché dici "starà a loro decidere" come se si trattasse del tipo di scuola o sport che vorranno fare?
    Inoltre avere rispetto per le altre persone (che so, gli onnivori) non significa necessariamente dover rispettare anche le loro idee, se queste sono idee che procurano sofferenza ad altri esseri senzienti.

    Perché il tuo diritto di esser madre dovrebbe valer meno di quella della mucca di esserlo per il vitello? Siccome sono convinta che tu queste cose le sai, magari rifletti prima di scrivere con "leggerezza" che le persone dovranno compiere le scelte che gli aggradano; certamente, purché, non limitino la libertà e vita di altri esseri, altrimenti dovremmo rispettare anche gli assassini se gli va di uccidere e così via.

    Un abbraccio e perdona la mia durezza, ma davvero non è possibile che il diritto alla vita degli altri animali passi sempre come un fatto secondario. Tantomeno me lo aspetto da un vegano.

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  5. Ciao a tutte, donnine! Rispondo con calma ad ognuna...
    Clarabella, posso solo ringraziarti per il complimento! :)
    Sibia, grazie per il supporto e i consigli, fortunatamente sono sicura che sarà un'esperienza meravigliosa, non mi faccio condizionare dagli altri, almeno per ora e spero di non farlo mai! un abbraccio!
    Eli, grazie! Sai, anche io credo che non ci sia differenza nella sofferenza del vitello o pollo o coniglio di allevamento o del contadino, qui avevo spostato l'attenzione sul discorso ambientale...ci sono vegan che dal mio punto di vista, comprando tutto al supermercato, si non uccidono animali, ma con tutto lo spreco, tra trasporti pacchi pacchetti e carta, aumentano i livelli di "malessere" sul pianeta. ok, non uccidono oggi, un animale, ma contribuiscono alla distruzione del pianeta, secondo me. una vita vale come un altra, non ci sono dubbi, ma mettere "in pericolo" la vita di TUTTI, vivendo in modo troppo consumistico, anche se vegan, per me a lungo andare impatta molto di più sulle vite, di chi compra il formaggio dal contadino (i miei vicini hanno le galline... le tengono solo per le uova, se non ho capito male...per carità, "è sfruttamento" anche quello, ma il fatto che le facciano vivere serene per tutta la loro vita mi sembra molto meno dannoso di chi è vegetariano e compra le uova al supermercato.. non so se mi sono spiegata....
    Biancaneve, sei sempre molto chiara e diretta ed è una delle qualità che più apprezzo di te! :)
    capisco benissimo il tuo discorso, per quanto riguarda quello che ho scritto del rispetto delle idee dei figli, forse non mi sono spiegata bene... io dirò loro perchè non è giusto, ma se poi da grandi lasceranno questa strada non gli toglierò di certo il saluto. conosco ragazzi figli di genitori vegetariani (neanche vegani, vegetariani) che parlano di mamma e papà come di rompicoglioni estremisti, che appena hanno potuto sono andati al mc merda... ecco io vorrei evitare questo strappo nei rapporti, anche perchè mi sembra deleterio alla causa vegan e al rapporto genitori figli. i risultati non si ottengono con le imposizioni ma spiegando le motivazioni. ovvio che spiegherò loro che uccidere è sbagliato, o rubare... ma credo che anche la mamma di lupin gli avesse detto che rubare è sbagliato...
    ora spero di essere stata un pochino più chiara... :) baci baci!!!

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  6. Dany! Aspettavo una tua mail :-)
    Condivido in gran parte quello che hai scritto, ma condiviso anche quello che ha scritto Sibia: goditi l'avventura!
    Un abbraccio e in bocca al lupo! (e crepi il cacciatore!)

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  7. Ciao Dany,
    sì, ti ringrazio per la tua precisazione, ora ho capito meglio cosa intendi.
    Capita infatti che nonostante un genitore si sforzi di insegnare e trasmettere certi valori ai figli, poi questi, crescendo, decidano di seguire altre strade, in questo caso, nulla da rimproverarti e mi pare ovvio che a un figlio si continuerà a voler bene lo stesso. ;-)

    Tienici aggiornate allora sul procedere della tua gravidanza. E ancora auguri. :-)

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  8. Carissima, come sono felice!! Ti mando un forte abbraccio virtuale... :)
    Sulla questione "veg"... hai già scritto tutto tu!
    Non sono madre, ma insegno da qualche anno e, purtroppo, so bene quanto sia difficile che esista una perfetta corrispondenza tra ciò che si cerca di insegnare alle nuove generazioni e ciò che poi, di fatto, viene messo in pratica o coltivato.

    Lo stile di vita "vegan" (per quanto definirlo "stile di vita" sia riduttivo) è a mio avviso un percorso... e come tale deve essere valutato. Sono certa che saprai trasmettere al tuo bimbo o alla tua bimba i giusti valori e non ho dubbi che lui/lei saprà farli propri, rendendo orgogliosa la sua splendida mamma!

    :)

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  9. ringrazio tutte voi, siete sempre carinissime!! La pancia procede bene, all'eco dei 3 mesi sembrava femmina, a quella dei 5.... maschio! vediamo se a quella dei 7 è femmina o maschio! e poi...aspettiamo che nasca!!!
    Comunque, Mila o Michele che sia, crescerà SPERO, nel rispetto della vita...
    Vi abbraccio forte forte! un bacio

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  10. Sono appena arrivata qui.... e già da quest primo post mi piaci!! ;-)
    Sono vegana anch'io da oltre 2 anni e quello che hai descritto è il mio esatto pensiero, ma vallo a spiegare alla gente. Che in fondo, chi se ne importa di ciò che pensano gli altri, se tu sei convinta di quello che fai e coerente con te stessa, sei a posto!

    Congratulazioni per la splendida notizia e auguri per il percorso di mamma vegana :-D

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