lunedì 16 aprile 2012

Morsi & Baci

3154. Chi è? O sarebbe meglio dire Cos'è?
3154 è un essere vivente, specie animale, razza suino. In pratica un prosciutto che ha ancora le gambe e gli occhi e respira.
Gli occhi.
Guardate i suoi occhi. Cosa vi trasmettono? Tristezza...angoscia...? Inquietudine? Senso di impotenza?
Ebbene si, tutte queste cose. 3154 è triste, angosciato, impotente di fronte ai suoi macellai, che presto lo uccideranno senza nemmeno dirgli perchè è stato condannato. 3154 è nato in gabbia, non ha mai fatto del male a nessuno, nemmeno conosce la parola "male", se non riferita a tutto quello che gli hanno fatto fino ad ora...ma che non rende comunque esplicito, il dolore che prova, la parola "male" non rende giustizia a tutto il terrore che c'e' dentro i suoi occhi.
3154 non è un nome, è un numero. Lui è il 3.154° maiale. Insieme a tutti gli altri 3.153, che sono morti prima di lui e a tutti gli altri che moriranno dopo e sono morti prima ancora di questi 3.153.


Ora guardate questo maiale.
Si chiama Cinzia. E' un essere vivente, specie animale, razza suina.
In pratica lo stesso prosciutto con occhi e gambe di cui parlavo prima. Cosa notiamo di diverso?
Gli occhi. L'espressione. Cinzia è serena, quasi in "brodo di giuggiole", soddisfatta della consistenza morbidosa del divano e delle coccole che la sua "mamma" le sta facendo.
Perchè uno lo si prende a morsi e l'altro lo si riempie di baci?

Voglio parlare dell'assurdità che c'e' nel modo che abbiamo di trattare gli animali.
Qualche giorno fa, girovagavo sul web, in cerca di un sito che desse in adozione i maiali. Sì, perchè mi piacerebbe moltissimo avere un quadrupede sgrufolante al quale fare mille coccole!
Insomma, cercavo, che ne so, qualcuno che salva i maiali dal macello e che poi cerca adozioni, come fanno con i cani rinchiusi nelle perreras spagnole o qualcosa del genere...
E ho trovato questo ... Che figata! Mi sono detta! Esiste un sito apposta solo per i maiali!
Invece no. E' un allevatore, che alleva maiali per macellarli. In pratica, tu paghi il tuo maialino appena nato un tot al mese, per garantirgli cibo e cure, puoi andare a trovarlo, portargli frutta e verdura e dargli da mangiare tu, conoscerlo e dargli un nome, ti lasciano anche una carta d'identità, con la foto, il nome, e tutto quello che ti interessa! Poi, quando è il momento (dopo circa 6 mesi, di solito, quindi quando è ancora un bimbo, solo un po' più grassoccio), l'allevatore te lo macella, e tu -pensa un po' che fortuna- puoi addirittura scegliere quale taglio di carne usare per i tuoi ottimi affettati!
Ok. Io non mangio carne. Non sono assolutamente convinta che sia utile o che faccia bene, ma ognuno è libero di fare quello che vuole, non posso obbligare nessuno, in più ammetto (seppur con disgusto) che è meglio mangiare la carne allevata e macellata dal contadino, senza medicine e con cibi sani (questo l'allevatore, lo ribadisce), che le fettine antibioticizzate del supermercato.
Ciò non toglie il mio senso di stupore nello scoprire che l'allevatore tratta questi animali come se ci tenesse davvero alla loro salute, parla di loro (nella pagina "Lo sapevate che...") dicendo cose bellissime

... nei secoli i maiali hanno costruito una società di tipo matriarcale in cui la famiglia è formata dalla femmina e dai    piccoli.
... come gli esseri umani anche i maiali sognano e distinguono i colori.
... amano dormire naso contro naso.
... in realtà sono animali molto puliti, non fanno mai i loro bisogni dove mangiano o dormono.
... i maialini adorano giocare e inseguirsi tra loro.
... così come ai cani, anche ai maiali piace quando si gratta loro la pancia.

ma poi... ha il coraggio di macellarli.
Ora io mi domando: come si fa a dare un'identità precisa ad un animale, crescerlo e poi macellarlo?
L'idea dell'allevamento intensivo, con i nomi al posto dei numeri (come gli ebrei nei campi nazisti) ha l'utilità di semplificare il lavoro e rendere il soggetto un oggetto. Questo aiuta a non provare sentimenti di affezione verso l'animale, considerarlo una merce e poterlo trattare come tale.
L'allevatore in questo caso non lo fa. E davvero mi stupisce.
Perchè dare personalità ad un CIBO?
E' presto detto. Commercio, pubblicità, vendita.
Come dimenticare "Il latte della Lola"? E' stata munta PROPRIO LEI e PROPRIO per NOI!
E in questo articolo sul blog di Biancaneve, guarda te cosa ho trovato? "Prenota il tuo agnello Pasquale" (tra l'altro mi fa sorridere l'idea che sia l'agnello di pasqua, quanto Pasquale, il nome dell'agnello...è inquietante...non so se è voluto, ma mi fa effetto)
Quando l'acquirente sa di comprare qualcosa che è li "proprio per lui", ne è felice! 
"Questo sembra fatto apposta per me!"
E' la tipica frase di chi si trova davanti una cosa che gli piace, gli sta bene, è del suo colore preferito...
Con i maiali fanno uguale. Io lo allevo, lo cresco, lo macello, SOLO per TE, per cibare i tuoi cari in modo salutare.
Poco importa che il maiale muoia tra atroci sofferenze, che si veda nutrire da una persona tutti i giorni, che ci si affezioni, che evidentemente si faccia grattare la pancia da lui (altrimenti come poteva saperlo e scriverlo?), che abbia una vita sociale, che sogni, che si diverta a giocare con i fratellini, che dormano naso contro naso. Che importanza ha?
Moltissima, dal punto di vista commerciale, pochissima dal punto di vista del maiale. Purtroppo.
Sono nell'oblio dei pensieri, non riesco a capacitarmi del come si possa allevare in modo intensivo, con tutto il disprezzo e l'odio verso l'animale-oggetto, ma nemmeno di come si possa allevare 5 o 6 maiali, dandogli il nome, crescendoli, curandoli... e poi sentirli urlare di dolore quando gli strappiamo la vita, senza fare nemmeno una piega. Uccidere è sbagliato. Ma non so quale dei due modi sia più terribile. Farli vivere bene sei mesi con l'illusione che il padrone li ami e poi provocargli un dolore enorme, sia fisico che morale, nel vedere che chi li ha accuditi, li uccide, senza motivo...o farli soffrire dalla nascita....in un capanone sempre illuminato, dove non si conosce altro che il dolore.
Scusate, ho scritto veramente malissimo, ma questo tema sarebbe degno di una discussione filosofica di ore, mi si accavallano i pensieri e potrei scrivere per giorni, senza riuscire a raggiungere un filo logico, perchè qui, di logica, non ne vedo.

Vi lascio con due bellissime foto e la speranza che questo che vedete sotto accada sempre più spesso...

ps. nel caso in cui, il proprietario delle foto (prese da internet) non volesse vederle qui pubblicate, mi contatti e verranno immediatamente eliminate

8 commenti:

  1. Che bel post cara Dany, e che meraviglia questi maialini.
    Anche io trovo inconcepibile il pensiero che qualcuno possa allevare un essere senziente con amore, dargli un nome, fargli le coccole ed i grattini sulla pancia e poi ucciderlo come niente fosse.
    Credo che si possa fare ciò solo se si è convinti del fatto che quello sia il destino irrevocabile di alcuni animali perché in fondo nascono apposta per quello, che è ovviamente una constatazione assurda e del tutto errata, ma, purtroppo, piuttosto comune nella nostra cultura specista.
    Non di rado, ed anche tra persone istruite ed intelligenti, ho trovato radicata questa convinzione: frutto appunto di un comune pensiero condiviso.

    Permettimi di dissentire solo su una tua riflessione, ossia quella secondo la quale "ognuno dovrebbe essere libero di fare ciò che vuole". Non può esistere libertà là dove vi sia esercizio di sopraffazione di un altro essere vivente; altrimenti dovremmo dire lo stesso dei pedofili, degli assassini ecc..
    Certo, purtroppo non possiamo impedire a chi mangia carne di continuare a mangiarla perché non ci sono strumenti legali per poterlo fare, ma secondo me è importante fare un distinguo tra la libertà di compiere scelte che non arrecano danno a nessuno - principio che deve essere sempre difeso e ribadito - e quella in cui invece prevale solo il proprio egoismo.

    La mia non vuole essere una critica, sia chiaro, è solo che troppo spesso molti carnivori si aggrappano a questa cantilena della "libertà di" e credo che si renda necessario rilevarne la contraddizione implicita.

    Un abbraccio.
    Fammi sapere poi se trovi un vero sito tramite cui adottare maialini. :-)

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    1. Ciao Biancaneve! Anche io la penso come te, nel senso che "la mia libertà arriva fin dove non lede la libertà dell'altro" e per altro ovviamente intendo tutto ciò che vive...il mio "ognuno fa quello che vuole" è riferito al fatto che io, non posso obbligare nessuno a non mangiare animali, non uccidere, non violentare, non rubare... non so se mi spiego... io in quanto Daniela, non ho potere da questo punto di vista. potrei andare in quell'allevamento e dargli fuoco, liberando tutti i maiali, ma lui sarebbe libero di costruirne uno nuovo...anzi forse beccherebbe pure soldi dall'assicurazione...
      In questa società, dove gli "anormali" siamo io e te, non ho potere di salvare vite animali, perchè qualunque tribunale non da lo stesso valore alla vita dell'uomo e dell'animale. Se salvi un uomo da un rapitore, sei un eroe...se salvi un maiale, vai in galera per furto (dato che il maiale è un OGGETTO...............)... non danno nemmeno lo stesso valore a specie diverse (cane vs pollo per esempio), figurati in rapporto all'uomo.Oggi come oggi non posso fare nulla per obbligare gli altri a smettere questa mattanza... posso solo informare e cercare di far ragionare le persone. Questa è, per ora, la mia più grande opportunità di salvare delle anime indifese...

      un bacio e grazie

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  2. Cinzia è bellissima... che pace nei suoi occhi. Quello che scrivi è terribilmente vero, condivido tutto al 100%. Certe cose, come l'acquisto del maialino che ti puoi crescere a distanza e poi far macellare, mi fanno rabbrividire...

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    1. Ho scoperto che tra l'altro questa dell'adozione del "salame" è diventato molto di moda...se da un lato sono quasi contenta del fatto che la gente inizi a svegliarsi e eliminare carne di allevamenti intensivi, mi rattrista moltissimo l'idea che vengano comunque, uccisi tanti animali... speriamo che per queste persone il prossimo passo sia comprare affettati di soya!!! :0)

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  3. I maiali sono affettuosissimi... è come per le oche, anche loro affettuose, ma ci sono "maiali" e "maiali" e "oche" e "oche".
    E' disgustoso scegliere il maialino da allevare, conoscerlo e magari addirittura affezionarcisi per poi mangiarselo... che schifo.
    E' come se io conoscessi la figlia della mia vicina di casa, le facessi da baby sitter e tra 6 mesi me la mangiassi. Roba da vomito.
    Altro che...

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  4. Ciao Dany, bellissimo post.
    Mi trovi pienamente d'accordo su tutto...anche sul fatto di volere adottare un maialino, io lo chiamerei Poldo! ;-)
    A presto,
    Katy

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  5. Grazie del commento Katy! Chissà, magari ci incontreremo con i nostri maialotti! Speriamo!!!

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  6. Ciao Dany, un bellissimo post. Condivido appieno. Anche a me suscita sempre un senso di orrore vedere quel numerino piantato nell'orecchio degli animali come questo povero maialino. E' proprio uno svilirli, un relegarli ad uno status di pura merce, negando il fatto che siano ESSERI VIVENTI.
    Se certi atti li definiamo crimini contro l'umanità, se ci pensi non esiste un'espressione simile per definire la condizione di miseria che infliggiamo a milioni di animali. Come se non fosse un crimine, tanto non riguarda la nostra specie.
    Mi sono consolata un po' vedendo la foto della maialina Cinzia (che comunque ci riporta alla questione del due pesi e due misure, certi animali li mangiamo certi li amiamo)...

    ti mando un saluto :-)

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